Bari, la perla dell'Adriatico

08/09/2021

Bari è un comune italiano di 312 178 abitanti, capoluogo della regione Puglia e dell'omonima città metropolitana.

È nota anche per essere la città nella quale riposano le reliquie di San Nicola. Tale condizione ha reso Bari e la sua basilica uno dei centri prediletti dalla Chiesa ortodossa in Occidente e anche un importante centro di comunicazione interconfessionale tra l'Ortodossia e il Cattolicesimo.

I palazzi monumentali adornano il centro della città.

Bari ha una solida tradizione mercantile-imprenditoriale e da sempre è punto nevralgico nell'ambito del commercio e dei contatti politico-culturali con il Medio Oriente. Il suo porto è il maggiore scalo passeggeri italiano del mare Adriatico. Dal 1930 si tiene a Bari la Fiera del Levante, tra le principali esposizioni fieristiche d'Italia.

La conformazione della città viene spesso descritta come un'aquila con le ali spiegate, la cui testa è la piccola penisola sulla quale è sorto il primo nucleo urbano, Bari Vecchia; conformazione che si volle dare all'agglomerato e al territorio comunale soprattutto in epoca fascista.

Il 24 luglio 2007 a Bari Palese si toccarono i 45,6 °C, la più alta temperatura mai registrata presso la stazione meteorologica dell'aeroporto cittadino. La temperatura minima assoluta risale al 3 gennaio 1993, quando si registrarono -5,9 °C. 

La cattedrale di San Nicola di Bari.

San Nicola veneratissimo tra cattolici, ortodossi è considerato il protettore delle ragazze e dei naviganti. La vicenda del trafugamento della salma è adombrata da sospetti circa l'attendibilità storica del fatto. La tradizione vuole che quando Myra cadde in mano musulmana, Bari e Venezia, città rivali, entrarono in competizione per il possesso delle reliquie. È noto che la spedizione barese formata da 62 marinai, battendo sul tempo i Veneziani, riuscì ad impadronirsi per prima delle spoglie del Santo, che il 9 maggio 1087, furono depositate in una chiesa di benedettini sotto la custodia dell'abate Elia. La leggenda narra altresì che le spoglie furono collocate nel luogo in cui si fermarono i buoi che trainavano il corpo del Santo. L'abate (poi vescovo di Bari) iniziò la costruzione di una nuova chiesa. L'edificazione terminata entro poco, consentì la consacrazione che fu operata nel 1089 da papa Urbano II. Solo dopo fu edificata l'attuale basilica romanica. Ancora oggi sono custodite, sotto l'altare della cripta, le ossa del Santo patrono della città. Proprio da queste ossa i monaci avrebbero estratto un liquido dalle potenzialità taumaturgiche, chiamato manna. A questa vicenda vanno ricondotte le qualità di taumaturgo attribuite a san Nicola.

Lo stesso argomento in dettaglio, la processione del santo.

Festa di san Nicola patrono di Bari 

Tomba di San Nicola nella cripta della basilica

Dal 7 al 9 maggio si svolgono i festeggiamenti in onore del patrono della città, san Nicola. Già alla vigilia delle festività religiose affluiscono in città molti " ziazì" ossia pellegrini devoti al Santo. Una delle usanze tradizionali è l'offerta del pane alla basilica. A rievocare l'antico arrivo delle reliquie di san Nicola, la sera della vigilia si tiene il Corteo storico.

La processione di San Nicola per le vie della città.

Durante il ventennio fascista fu costruito il lungomare monumentale ed inaugurata la Fiera del Levante, con la quale prese vita il disegno di "Bari porta d'oriente", consacrato negli anni recenti dal ruolo di "European gateway" assegnato dall'Unione europea.

A metà del XX secolo la città si espanse ulteriormente, in modo disordinato, giungendo a sfiorare i 400.000 abitanti negli anni settanta e ottanta.

Il dialetto barese è una variante diatopica italoromanza appartenente al gruppo meridionale intermedio originatosi dalla lingua latina nella sua forma volgarizzata parlata durante il Medioevo, su di un precedente sostrato peuceta (di probabile origine illirica, ma profondamente influenzato dall'osco e dal greco) e, come in qualsiasi altra varietà linguistica, presentando influenze di superstrato derivanti, oltre che da quelle italoromanze, anche da altre continuità linguistiche neolatine.

Bari è sede del Cineporto (situato nel complesso della Fiera del Levante), uno spazio con sale di registrazione e strumentazione cinematografica, aperto dall'Apulia Film Commission col fine di sviluppare l'industria cinematografica in Puglia.

Riso, patate e cozze: un piatto con influenze spagnole

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La cucina pugliese in generale si basa sui tre prodotti agricoli principali della regione cioè il grano, l'olio e il vino. La cucina barese è arricchita anche da ortaggi e frutta, abbondanti nell'agricoltura locale, e dalla produzione del pane pugliese e delle paste alimentari casalinghe come le orecchiette. 

Il mercato del pesce di Bari, le cozze crude.

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Specialità: Tiella alla barese di patate riso e cozze, piatto ereditato dall'occupazione spagnola e detto anche "tièdde" (tiella), nome che suggerisce l'uso della paella spagnola in passato.

Putin accende una candela, nella tomba del santo più venerato in Russia, sepolto a Bari

Bari, nel marzo 2007 è stata visitata dall'allora presidente russo Vladimir Putin, il quale durante il meeting italo-russo si è recato nella basilica di San Nicola per rendere omaggio alle reliquie del santo. In quell'occasione Putin definì Bari, secondo il sentimento religioso del popolo russo legato alla figura di san Nicola, "la città più importante del mondo dopo Gerusalemme". 


Le reliquie di San Nicola viaggiano verso Mosca, con un intercambio tra Italia e Russia

Al momento in cui la chiesa russa è stata consegnata ai legittimi proprietari, ufficialmente nell'aprile del 2008, il primo cittadino della città Michele Emiliano ha donato la cittadinanza barese al primo ministro russo Vladimir Putin, recandosi direttamente a Mosca. Il successore di Putin, Dmitrij Anatolevič Medvedev, tornò a Bari il 1º marzo del 2009 per riprendere possesso della chiesa russa.

Le reliquie sono trasportate in aereo a Mosca tutti gli anni.

L'incontro fra papa Benedetto XVI e il patriarca di Mosca Cirillo I a Bari ha suggellato la funzione della città quale punto di incontro fra il mondo cattolico e quello ortodosso.

Una delle tradizioni ancora vive è quella per cui le ragazze che desiderano sposarsi scrivono le proprie aspirazioni matrimoniali su bigliettini che sono poi inseriti nella teca di vetro che accoglie la statua del santo. Essa si rifà a una delle leggende più diffuse su san Nicola, secondo cui il santo abbia consentito a tre fanciulle povere di sposarsi donando loro tre sacchetti colmi di monete d'oro. Da allora è rappresentato, nella tradizionale iconografia, con tre palle d'oro in mano.

Le reliquie di San Nicola tornano a Bari, dopo un periodo a Mosca.

Domande:
1. Bari é considerata la porta verso quale parte del mondo?
2. Che temperatura fà d'estate?
3. Chi è San Nicola?
4. Perchè le sue ossa sono a Bari?
5. Il piatto tipico "riso, patate e cozze" ricorda quale piatto spagnolo?
6. Perchè il presidente Putin é andato a Bari?
7. Secondo i baresi come vanno mangiate le cozze?
8. Quali altri piatti tipici troviamo nella cittá?