Come i Content Creators e gli Influencers hanno cambiato il mondo
Articolo di Thiago Toniatto, Roma Luglio 2024.
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Chiara Ferragni è l'influencer più seguita e ascoltata in Italia.
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Lavori tradizionali a rischio?
Con la velocizzazione del tempo e la reale presenza dell'intelligenza artificiale, si stima che 30 per cento dei lavori tradizionali si estinguiranno nei prossimi 5 anni cambiando la concezione arcaica del mondo del lavoro. Tutti devono adattarsi, studiare molto, e creare o migrare i propri lavori sul web, senza eccezzioni. Giovani creativi autonomi dimostrano che é possibile, e non esiste alcuna scusa per non adattarsi ed evoluire. Negli ultimi due anni oltre 165 milioni di persone sono entrati a far parte della creator economy, con una crescita significativa negli Usa (+34 milioni), in Spagna (+10 milioni), nella Corea del Sud (+11 milioni) e in Brasile (+73 milioni). Il 17% è imprenditore mentre il 39% aspira a diventarlo in futuro. Per la sociologia, l'influencer è un agente sociale che opera in uno spazio comunicativo per esercitare la propria capacità di orientare le decisioni d'acquisto oppure la discussione pubblica. Ma ciascun influencer ha caratteristiche distintive.
Influenzando troppo?
Il potere di comunicare con un vasto pubblico online ha superato quello della politica. La prima ministra italiana ha tentato invano di contrastare l'ascesa mediatica di una giovane influencer, che é finita per diventare famosa a livello mondiale. Questa giovane, con la sua ingenuità e semplicità, ha avuto un impatto enorme sulla popolazione italiana e ha persino influenzato cambiamenti legislativi senza intervenire direttamente. È evidente che la creatività e gli ideali dei giovani sono più potenti dei valori politici arcaici che non soddisfano più. I politici sofisti temono il potere dei geniali giovani come la Ferragni e Zuckerberg, poiché sono consapevoli che le loro parole vuote non riescono più a interessare la popolazione.
Puoi visitare il profilo di Chiara nel seguente link:
Come ci spiega chiaramente la Content Creator Portoghese Vicky Montanari intervistata da Studio Italia; quali sono le differenze tra testimonial, influencer e content creator?
Quella del testimonial è una figura professionale diffusa e molto conosciuta, appartenente al mondo dei "mass media" e ormai – quasi – superata. Si tratta di un personaggio famoso che presta il suo volto per una pubblicità e fa, così, da garante della credibilità di un'azienda. Promuove prodotti e servizi soprattutto attraverso spot televisivi o pubblicità tradizionali, come quelle sulla carta stampata.
Influencer e content creator sono invece figli della nostra epoca, figure professionali nate con la diffusione dei social network.
La differenza principale che c'è tra un content creator e un influencer sta nel loro obiettivo, ovvero il motivo per cui creano contenuti e li postano online.
Mentre i primi si concentrano sulla creazione di contenuti di qualità, per sé stessi o per conto di terzi, gli influencer sono degli "opinion leader", con la loro opinione su prodotti e servizi riescono a influenzare la propria community.
Anche loro puntano su contenuti di valore, che devono però essere coinvolgenti e capaci di suscitare emozioni o reazioni nel pubblico, che viene così influenzato dalle loro idee, opinioni e comunicazioni.
Vic Montanari (@vicmontanari) é considerata dalla rivista Glamour e Vogue tra le 10 Content Creators più influenti del Portogallo.
Victoria Toniatto Montanari, conosciuta nel web come Vic Montanari (@vicmontanari) è italiana di Roma, ma vive a Lisbona da molti anni. Parla 4 lingue per comunicarsi con il suo pubblico spesso di vari paesi. Ha avuto diverse esperienze lavorative, dopo essersi laureata in Relazioni Internazionali, nella Faculdade de Lisboa in Portogallo. Cominciò l'esperienza lavorativa in CASAFARI come Social Media Manager e Content Creator, dove mostrando il suo valore come Customer Success Specialist ha appreso rapidamente il potenziale dei social network.
Grazie a queste posizioni di successo come social media management, account management e marketing analysis, ha scielto di non seguire la carriera di Diritto, e investire in una professione contemporanea piú adatta ai rapidi cambiamenti dei nostri tempi. Il successo e l'expertise di muoversi nel web, fece con che le Fashion Brands la portassero in paesi inpensabili dove divulga i loro prodotti. Questa rapida ascesa e lavoro duro e costante, la trasformarono in pochi anni tra le 10 Content Creators che più influenzano i giovani portoghesi.
Puoi visitare il profilo di Vicmontanari nel seguente link:
La creator economy ci ha mostrato come, perseguendo i nostri interessi e le nostre passioni, possiamo crearci un lavoro che realmente ci gratifichi. Eppure i percorsi di studio tradizionali continuano a formarci seguendo un percorso standard, immutabile e uguale per tutti. Come soldati che devono imparare la disciplina più che un modo per destreggiarsi nel mondo di oggi.
Perché è proprio questo il problema: il sistema formativo tradizionale non ci prepara ad affrontare il mondo. Da una parte non ci è permesso seguire la nostra naturale indole e curiosità (se non in determinate scuole costruite ad hoc con questo scopo).
Dall'altro lato invece non sono minimamente in grado di stare dietro all'evoluzione tecnologica. La tecnologia viaggia a una velocità a cui i sistemi tradizionali, per come sono costruiti, non possono star dietro. Secondo uno studio condotto ad Harvard le competenze acquisite durante il college oggi rimangono rilevanti solo per cinque anni. Poi semplicemente il mondo cambia troppo. E abbiamo bisogno di aggiornare le nostre competenze.
Ed ecco allora che entra in gioco il web: il mondo online ci ha fatto capire che possiamo inseguire la nostra genuina curiosità e i nostri interessi formandoci come meglio crediamo. Le aziende guardano sempre meno agli attestati accademici e sempre di più alle competenze reali delle persone.
Con una stima di 30 per cento dei lavori estinti nei prossimi 5 anni che è un brevissimo tempo, sono abbastanza convinto che il futuro della formazione avverrà online con i creators come insegnanti di come adeguarsi a queste nuove professioni.