Imperatrice Teresa Cristina di Borbone, 'la madre dei brasiliani'.

03/02/2024

Principessa delle Due Sicilie e Imperatrice del Brasile

Figlia di Francesco I di Borbone, sovrano del Regno delle Due Sicilie, Teresa Cristina a duecento anni dalla nascita (Napoli, 14 marzo 1822). Divenuta moglie di Pedro II, imperatore del Brasile, D. Teresa Cristina Principessa del Regno delle due Sicilie, dedicò la sua vita al paese che l'accolse al di là dell'oceano Atlantico. Quest'anno al centro delle celebrazioni, la sua importante azione, anello di congiunzione tra l'Italia e il Brasile.

Foto del 1888 al palazzo reale.

Il 14 marzo 1822 le campane di Napoli suonarono a festa per annunciare la "real nascita" di Teresa Cristina, figlia di Francesco I di Borbone, sovrano del Regno delle Due Sicilie. La principessa trascorse l'infanzia nell'amata città, ma il destino le riservò molte sorprese conducendola in terre molto lontane. Infatti, dopo aver sposato Pedro II, imperatore del Brasile, dedicò la sua vita al paese che l'accolse al di là dell'oceano Atlantico. A Napoli, che all'epoca era una delle più avanzate d'Europa, la giovane Teresa ricevette una educazione molto rigida, come si confaceva alle figlie dei regnanti: parlava fluentemente la lingua francese e amava la storia e l'archeologia. Le nozze con Pedro II avvennero per procura. Tra i due c'era un rapporto di parentela: la madre di Teresa Cristina, Maria Isabella di Borbone, era zia di Pedro I, padre del futuro sposo, ed il padre, Francesco I di Borbone, zio della madre di Pedro II, Maria Leopoldina d'Asburgo Lorena. Per il matrimonio fu quindi necessario chiedere una dispensa a Papa Gregorio XVI. Il contratto di matrimonio venne firmato a Vienna il 20 maggio 1842. Il 22 maggio 1843 approdò nel porto di Napoli una flotta brasiliana al comando dell'ammiraglio Teodoro de Beaurepaire, composta dalla fregata Constituição e dalle corvette Euterpe e Dois de Julho.


Il matrimonio si celebrò il 30 maggio 1843 a Napoli, nella Cappella Palatina. Il 2 luglio 1843 Teresa Cristina iniziò il viaggio che l'avrebbe condotta in Brasile.

La coppia ebbe quattro figli: Afonso, Leopoldina, Pedro e Isabel. Quest'ultima viene ricordata nella storia brasiliana perché nel 1888 firmò la Lei Aurea che abolì ufficialmente la schiavitù degli africani, durata più di tre secoli.

Teresa Cristina nella storiografia brasiliana appare spesso relegata al solo ruolo di "Madre dei brasiliani" e condusse e finanziò gli scavi nel sito etrusco di Veio, nei pressi di Roma, e per questo, più tardi, in Brasile fu soprannominata "l'Imperatrice archeologa".

Teresa Cristina portò dall'Italia una serie di reperti archeologici tra i quali tredici preziose anfore di bronzo che divennero, dopo la sua morte, nucleo della collezione a lei intitolata nel Museo Nazionale Quinta da Boa Vista a Rio de Janeiro. Con i suoi 700 pezzi, la "Collezione Archeologica D. Teresa Cristina"costituiva, insieme agli oggetti esposti al Museu Imperial di Petrópolis, uno dei maggiori giacimenti culturali italiani fuori dai confini nazionali, prima che fosse in parte distrutta il 2 settembre 2018 a causa di un grande incendio scoppiato al Museo Nazionale.

C'è da ricordare che in Brasile i meriti artistici della imperatrice, precursora anche nell'arte del mosaico, furono al centro di una prima mostra organizzata nel 1996 dall'archeologa Maria Beltrão al Museo Nazionale UFRJ (Universidade Federal do Rio de Janeiro).

In vari dei suoi scritti dell'epoca la Baia di Guanabara di Rio viene paragonata al Golfo di Napoli partenopeo e divenne meta prediletta di molti sudditi del Regno delle Due Sicilie. L'imperatrice conquistò la fiducia del marito e passò a collaborare anche per migliorare la situazione della salute pubblica per gli emigranti e dell'insegnamento, facilitando l'arrivo da oltreoceano di medici, ingegneri, professori, farmacisti che volessero lavorare per la corte brasiliana.

A partire dal 1845, furono tanti i viaggi che la coppia imperiale intraprese, prima nel vasto territorio brasiliano, poi in paesi come Egitto, Palestina, Stati Uniti d'America, Inghilterra, Scozia, Irlanda e, infine, l'Italia: Milano, Firenze, Roma, Napoli. Per Teresa Cristina il ritorno a Napoli fu tristissimo perchè la sua città di nascita era stata ridotta da capitale di un grande regno a provincia, nel 1871. "Non so descrivere l'impressione che ho provato nel rivedere, dopo ventotto anni, la mia patria e non trovare più le persone che amavo", annotò nei suoi diari scritti tra il 1854 ed il 1887. Quando tornarono in Brasile le sue condizioni di salute non erano buone. Il 15 novembre 1889 Pedro II fu deposto, borghesia, militari e fazendeiros proclamarono la Repubblica. Alla famiglia imperiale i congiurati dettero 24 ore di tempo per lasciare il Paese e si imbarcarono per il Portogallo all'alba del 17 novembre.

Teresa Cristina fu sepolta nella chiesa del Monastero di São Vicente de Fora, a Lisbona, che accoglie le tombe della Casa di Bragança. Pedro II morì 2 anni dopo. Nel 1921 i resti di Teresa Cristina e di Pedro II furono riportati in Brasile dal Conte d'Eu ed ospitati nella Cattedrale di Rio de Janeiro. Di qui furono trasferiti nel 1925 nella cattedrale di Petrópolis dove sono stati definitivamente sepolti nel 1939.

Grazie alla sua discrezione e gentilezza Teresa Cristina di Borbone ha avuto un ruolo di grande importanza nella storia del Brasile e dell'Italia, due terre che ha portato nel cuore con amore e dedizione fino alla fine dei suoi giorni.

Sono molti gli eventi in programma per omaggiare il bicentenario della nascita della imperatrice Teresa Cristina di Borbone. Vogliamo qui ricordarne due: la mostra a Roma, organizzata dall' Ambasciata del Brasile, dal titolo "Da Napoli a Rio de Janeiro: l'imperatrice Teresa Cristina di Borbone delle Due Sicilie e la fotografia", a cura di Evelyne Azevedo e Fernanda Marinho; e a Rio de Janeiro l'inaugurazione di una statua in suo onore nella piazza Italia, voluta dal Consolato italiano e realizzata dallo scultore Gianguido Bonfanti. Sono alcuni dei giusti riconoscimenti alla memoria di colei che, con garbo e fermezza, si rivelò una delle donne più importanti del secolo XIX. L'imperatrice é morta nella cittá del Porto in Portogallo, ma onorificando il suo ultimo desiderio, fu sepolta nella Cattedrale gotica di São Pedro de Alcantara, nella citta di Petrópolis, vicino al palazzo imperiale portoguese, dove aveva vissuto anni felici insieme al Re Don Pedro II.