Le civiltà precolombiane

27/07/2021

All'inizio del XVI secolo molti avevano capito che la terra toccata da Colombo non apparteneva alle Indie, ma a un Nuovo Mondo prima sconosciuto, che in onore di Amerigo Vespucci verrà chiamato "America". Spinti dal desiderio di conquista, migliaia di cavalieri spagnoli attraversarono l'oceano alla ricerca di un facile guadagno: finita l'epoca dei viaggi di esplorazione, iniziava quella della conquista. Ma i rapporti di forza erano del tutto squilibrati: gli abitanti del Nuovo Mondo - che oggi chiamiamo indios oppure amerindi - si difendevano a piedi con frecce e lance di legno, dato che non conoscevano il ferro, mentre gli spagnoli avevano cavalli, armature e armi da fuoco. Inoltre gli indios rimasero spesso sconvolti dall'aggressività e dalla violenza dei conquistadores spagnoli e non riuscirono quasi a organizzare la difesa.

Il crollo degli Imperi azteco e inca 

Gli spagnoli presto scoprirono che nelle Americhe non c'erano solo villaggi isolati - come quelli descritti da Colombo - ma anche grandi imperi organizzati, con un'economia florida e una complessa organizzazione sociale. Nell'attuale Messico, nel Centro America, gli aztechi dominavano su altri popoli da poco sottomessi (il loro impero comprendeva anche i maya, la cui civiltà era decaduta da secoli). A sud invece, nella zona andina, sorgeva l'Impero inca. Il primo impero a crollare, nel 1520-21, fu quello azteco, sotto i colpi dei cavalieri guidati da Hernán Cortés. Essi però non sarebbero riusciti nell'impresa senza l'aiuto delle popolazioni locali, che non vedevano l'ora di liberarsi dal dominio azteco: non si rendevano conto che in questo modo stavano preparando la propria fine. L'Impero inca venne annientato dagli uomini di Francisco Pizarro, un condottiero senza scrupoli che nel 1532 catturò e uccise l'imperatore Atahualpa e, l'anno successivo, con solo 200 cavalieri ne distrusse la capitale Cuzco.

Perù, sulle tracce degli Incas.

La sottomissione dei popoli amerindi 

I conquistadores, convinti dell'assoluta superiorità della civiltà cristiana, non ebbero alcun rispetto per i popoli conquistati, obbligati al lavoro nei campi oppure nelle miniere d'oro e d'argento. Chi faceva resistenza veniva torturato e ucciso con crudeltà. Si discuteva addirittura se gli amerindi fossero esseri umani e se avessero un'anima. Alcuni uomini di Chiesa li difesero, ma la maggior parte del clero - a cominciare dai papi - giustificò la conquista come mezzo per diffondere la fede cristiana. La colonizzazione rappresentò quindi una catastrofe per gli indigeni. Essi furono spinti ad abbandonare i propri valori, lingua e religione per imparare lo spagnolo e convertirsi al cristianesimo. Le guerre di conquista, le torture, il duro lavoro, i numerosi suicidi, ma soprattutto le malattie portate dagli europei - vaiolo, varicella, morbillo, per cui essi non avevano anticorpi - ne uccisero a milioni in pochi decenni. Quello che approfondirai in questo laboratorio non fu quindi un incontro tra società diverse, ma uno scontro, dove una delle due parti uscì annientata.

"LE CONQUISTE SONO VOLUTE DA DIO" 

Nel 1493, dopo il ritorno di Colombo dal primo viaggio, il papa - lo spagnolo Alessandro VI - prese subito posizione a favore delle future conquiste. All'epoca si pensava, tuttavia, che il genovese fosse giunto nelle Indie, cioè in Asia.  

"Sono stato informato che voi, sovrani di Spagna e di Portogallo, volete ricercare e scoprire delle isole remote e sconosciute e delle terre che non sono state mai scoperte da alcuno così lontano, e convertire i loro abitanti alla fede in Cristo. Secondo il volere di Dio, voi avete inviato il vostro amato figlio Cristoforo Colombo, uomo ben adatto a tale impresa alla ricerca di tali lontane terre e isole su un mare mai affrontato prima da nessuno. Questi popoli che abitano le suddette isole e terre, vengono giudicati adatti a ricevere la Fede cattolica e i buoni princìpi, e si può bene sperare che il nome di Nostro Signore Gesù Cristo, potrebbe essere facilmente portato in quelle terre e isole." 

La Fiesta del Sol succede tutti gli anni a Cusco.

L'AVIDITÀ D'ORO DEGLI SPAGNOLI 

Questo brano riporta la preziosa testimonianza di un azteco che assistette alla conquista del suo Paese. Fu raccolta da un frate, Bernardino de Sahagùn, uno dei pochi che si impegnarono a imparare la lingua locale e che raccontò la fine della civiltà azteca nella Historia universal de las cosas de Nueva España. Il racconto mostra l'ingenuità dell'imperatore Montezuma II che, considerando gli spagnoli di origine divina, permette loro di arrivare fino al palazzo della capitale.  

"Quando gli spagnoli furono arrivati a palazzo, subito, con forza, afferrarono Montezuma e lo tennero sotto il più stretto controllo. E mentre tutto questo accadeva, fecero scoppiare le trombe-da-fuoco1 . Fu dovunque il terrore. E quando gli spagnoli ebbero preso possesso del palazzo reale, subito allora vollero avere da Montezuma notizie delle ricchezze della città; e ansiosamente si misero alla ricerca dell'oro. E Montezuma subito si prestò a far loro da guida. E quando scoprirono la stanza dov'erano nascosti i tesori, subito diedero inizio al saccheggio, sparsero dovunque i preziosi tessuti, le armature, le armi, gli scudi, i dischi d'oro, monili d'oro da appendere al naso, i bracciali d'oro, le fasce d'oro per ornare la fronte. Distrussero poi nel fuoco tutti gli oggetti preziosi. E l'oro lo ridussero in lingotti."


 IL RECUPERO DELLA CULTURA AMERINDIA 

Da qualche decennio i discendenti dei popoli precolombiani hanno recuperato con orgoglio alcuni antichi riti scomparsi da secoli. Per esempio la "Festa del Sole" degli inca (Inti Raimi nella loro lingua), che si tiene ogni anno in Perù nei pressi di Cuzco, la capitale distrutta dai conquistadores. Anticamente tutta la città partecipava a questa processione colorata in onore del Sole, e quindi dell'imperatore, considerato suo figlio. La versione moderna, che attira molti turisti e curiosi, è stata ripristinata da circa sessant'anni.


Rispondi alle domande:

1. Perché il nuovo mondo venne chiamato "America"?

2. Perchè gli abitanti vennero chiamati "Indios"?

3. Dove vivevano gli Aztechi? 

4. Perchè gli spagnoli credevano di essere superiori?

5. Cosa stà succedendo con la cultura Amarindia?

6. Cosa succede a Cuzco tutti gli anni.