La stella di Natale, era la cometa Halley

18/12/2023

Simbolo del Natale

In ogni presepio, sopra la grotta che ospita Gesù Bambino, trova sempre posto una splendente stella cometa. Ma, dal punto di vista astronomico, quanto c'è di verificabile in questa affascinante rappresentazione? Insomma, la stella dei Magi è esistita davvero?
Per Stella di Betlemme, impropriamente detta stella cometa, molti intendono il fenomeno astronomico che, secondo il racconto del Vangelo di Matteo, guidò i Magi. Questo episodio, che la maggior parte degli storici colloca tra il 7 e il 4 secolo a.C. sarebbe avvenuto entro breve tempo dalla nascita di Gesù.
I progressi della scienza permettono, grazie a programmi di calcolo sempre più evoluti e al progresso dell'indagine storiografica ed archeologica, di ricostruire con grande precisione il cielo notturno osservato dai nostri progenitori e di dare un contributo decisivo alla risoluzione di un 'caso' affascinante e molto complicato.

Adorazione dei magi e la Cometa di Halley (Giotto)

Giotto e la coda della cometa


Alcuni hanno ipotizzato che si trattasse della cometa di Halley la stessa che, nel 1301, impressionò Giotto: fu lui il primo a dipingere, nell'affresco contenuto nella cappella degli Scrovegni a Padova, la natività con una stella dotata di coda. Nell'iconografia antica la stella cometa non viene mai rappresentata con una coda. Da allora, probabilmente perché la coda rispondeva al desiderio di avere un corpo celeste che indicasse una direzione, la stella con la coda entrò a pieno titolo nell'iconografia tradizionale della natività.


La cometa sta ritornando

La cometa di Halley è uno dei primi oggetti astronomici di cui siamo consapevoli fin dalla nascita. Questo perché è un evento atteso di generazione in generazione ed è una delle comete più conosciute sia tra gli astronomi che tra la popolazione generale.

Si stima che la cometa di Halley abbia un periodo medio di 76 anni. Ci sono delle variazioni dovute al fatto che si tratta di un'orbita ellittica e non sferica, oltre ad essere soggetta all'influenza gravitazionale dei pianeti del Sistema Solare. Il periodo più breve si è verificato nel periodo dal 1835 al 1910 con 74,42 anni.

Ci sono due punti importanti nell'orbita della cometa: afelio e perielio. I punti indicano rispettivamente il punto più lontano e il punto più vicino al Sole. Il 9 dicembre 2023, la cometa di Halley ha raggiunto il suo afelio e ha iniziato la sua traiettoria di ritorno verso il Sole e, presto, verso il nostro pianeta.


Il passaggio del 1986

Molti di coloro che hanno assistito alla scomparsa di Halley nel 1986 sembrano avere ricordi negativi di quel momento. Questo perché l'osservazione era molto debole poiché la Terra e la cometa si trovavano su lati opposti del Sole; simulazioni numeriche suggeriscono che la prossima volta che Halley ritornerà sarà dalla stessa parte della Terra. Ciò accadrà nel 2061 e sarà molto più luminoso del passaggio del 1986.

Lo scienziato Edmond Halley

Chi era Halley?

L'astronomo Edmond Halley studiò le comete utilizzando le teorie della gravitazione di Newton. È interessante notare che Halley fu responsabile di aiutare Isaac Newton a pubblicare la sua famosa teoria della gravitazione universale. Questo perché Halley cercò aiuto da Newton per capire perché i corpi orbitano attorno al Sole.

La cometa misura circa 15 chilometri per 8 chilometri. Nonostante le immagini la mostrino luminosa, la cometa di Halley è una delle comete meno visibili conosciute perché riflette molto debolmente la luce solare

Fenomeno cristiano

Questo fenomeno deve aver avuto un enorme valore: essendo considerata una 'grande' congiunzione e in vista della imminente era del Messia (o anche età dell'oro), mise in allarme l'intero mondo antico.
Secondo i calcoli, Betlemme si trova proprio nella direzione in cui la luce nella costellazione dei Pesci poteva essere percepita da viaggiatori che giungessero da Oriente ed alcuni documenti confermano che fu proprio nel 7 secolo a.C. che nei cieli della sponda meridionale del Mediterraneo e in Mesopotamia si verificò un fenomeno luminoso nettamente percepibile con gli stessi caratteri di quello dell'episodio dei Magi.
Dopo duemila anni si susseguono ancora interpretazioni e studi per la stella di Betlemme. Non possiamo affermare che esistano prove definitive a favore di una tesi o dell'altra, e tanto meno che ci siano fatti incontrovertibili i quali permettano di dire se la stella dei Magi sia esistita davvero o sia piuttosto un racconto di valore simbolico.
Per il momento, in attesa che un giorno venga chiarita la storia della più misteriosa stella mai apparsa nei cieli, vi auguriamo un Felice Natale.