Le Guardie Svizzere proteggono il Pontefice da 500 anni.

24/02/2021

Si chiamavano Guardie le unità del Servizio mercenario adibite alla protezione ravvicinata di un sovrano che ne faceva richiesta (o del suo rappresentante) e alla sorveglianza delle sue residenze. Il reclutamento di queste truppe d'élite, vicine al potere, era particolarmente selettivo. 

Le Guardie proteggono i capi di stato che visitano il Vaticano, come Barack Obama.

Le unità della Guardia avevano la precedenza sui reggimenti svizzeri ordinari; gli ufficiali e i soldati godevano di privilegi e percepivano un soldo relativamente elevato. L'esempio più antico di questa particolare forma di mercenariato risale al 1497, quando il re di Francia, Carlo VIII, istituì la compagnia dei Cento Svizzeri della Guardia, prima unità svizzera permanente al servizio di un sovrano straniero. Corpo più rappresentativo che militare, fu soppresso nel 1792 dall'Assemblea nazionale; ricostituito nel 1814 da Luigi XVIII, rimase in attività fino al 1830. I Cento Svizzeri furono presi a modello per la creazione, nel 1579, di un'unità simile al servizio della Savoia, poi del regno di Piemonte-Sardegna, disciolta nel 1798. Compagnie di Cento Svizzeri si trovavano anche in Toscana, in Austria (1745) e nel Brandeburgo (1696-1713). 

Anche il presidente francese Macron é scortato dalle Guardie.

Anche la Guardia svizzera pontificia (1506) si inserisce nel solco di questa tradizione. Al servizio della Francia le "Guardie svizzere" divennero il simbolo, spesso mitizzato, della fedeltà assoluta dell'élite del mercenariato Da Carlo IX, che nel 1567 creò un reggimento di Guardie sviz., fino a Enrico IV, il servizio di guardia venne sempre assicurato da compagnie sviz. 

Nel 1616 Luigi XIII istituì un reggimento permanente di Guardie sviz. Mentre i Cento Svizzeri assicuravano la guardia "interna", le Guardie sviz. erano incaricate di quella "esterna". Gli ufficiali venivano reclutati esclusivamente fra i nobili e i membri dei patriziati cittadini e alcune cariche erano ereditarie. Il reggimento prestò servizio fino al 1792 e prese parte, spesso con coraggio e successo, a un elevato numero di campagne, che costarono la vita a molti soldati. Negli ultimi pacifici decenni del XVIII sec. si limitò a svolgere il servizio di guardia a Parigi, a Versailles e nella zona in cui era stanziato (Rueil e Courbevoie in particolare). 

Le reclute sono sottoposte a un duro allenamento, e devono parlare italiano e svizzero.

La prossimità delle Guardie sviz. alla pop. parigina, la durata relativamente lunga dell'incarico e la loro tendenza a stabilirsi definitivamente a Parigi dopo la conclusione del servizio hanno lasciato negli archivi tracce consistenti, che permettono di analizzare le modalità della loro integrazione nella società franc. All'inizio della Rivoluzione, il reggimento subì l'influsso della propaganda politica, all'origine di ammutinamenti (il secondo battaglione nell'agosto del 1789) e di diserzioni; il grosso della truppa rimase tuttavia fedele al proprio giuramento. Il massacro delle Tuileries (10.8.1792) e i massacri del mese successivo posero tragicamente fine all'esistenza della Guardia sviz.

 Il corpo fu ricostituito per un breve periodo durante la Restaurazione con il nome di Guardia reale sviz. Servì durante la campagna di Spagna nel 1823 e difese ancora i Borboni durante la rivoluzione di Luglio (1830), perdendo diverse centinaia di uomini. Altri Stati costituirono unità analoghe sulla base di capitolazioni. Fra questi i Paesi Bassi (un reggimento, 1748-96), il regno di Napoli (un battaglione, poi un reggimento, 1734-89) e il regno di Sassonia (Guardie sviz. reclutate senza capitolazioni fino al 1730-57, poi dal 1763 al 1814). 

Le Guardie hanno il compito di controllare le porte della Cittá del Vaticano.

La guardia svizzera pontificia é un pezzo di storia vivente che da 500 anni custodisce il papa. Nel 15° secolo i mercenari svizzeri godevano di una eccellente reputazione ed erano stati considerati i miglior combattenti in Europa. Così il 22 gennaio 1506 papa Giulio Il chiese un contingente di mercenari svizzeri, a quell'epoca sotto il comando del capitano Kaspar di Silenen, per proteggerlo al Vaticano. Sin da allora questa data è stata considerata l'inizio della fondazione della guardia svizzera pontificia. 

Bibliografia - P. de Vallière, Le régiment des Gardes-suisses de France, 1912 - P. de Vallière, Honneur et fidélité, 1913 (19402 ) - G. Hausmann, Suisses au service de France: étude économique et sociologique (1763-1792), 1980 - J. Chagniot, Paris et l'armée au XVIIIe siècle, 1985