Napoli e la storia della pizza

01/11/2021

La storia della pizza

Non è certo come e quando sia nata la pizza, il suo antepassato doveva assomigliare a una focaccia, il cui impasto di acqua e grano triturato veniva cotto dall'uomo primitivo sulle pareti in pietra calda. Dopo la scoperta della lievitazione da parte degli Egizi, lo stesso impasto divenne più soffice e appetitoso. Per i secoli a venire la cottura rimase la stessa, all'interno dei forni trovava posto solo la legna da ardere e la pizza primitiva da cuocere veniva appoggiata all'esterno sulle pietre incandescenti.

Per la pizza, come noi la conosciamo, dobbiamo attendere la scoperta dell'America e Cristoforo Colombo, quando dal Perù il pomodoro giunse in Italia, alla Corte di Cosimo de'Medici. Per inciso il pomodoro nel Cinquecento non era rosso come noi oggi lo conosciamo, ma giallo: "pomo d'oro" appunto, ed era considerato una pianta ornamentale.

Così gli arabi fanno sin dall'antichità il pane PITA, da questo anche derivato il nome della PIZZA

L'incontro tra farina impastata e lievitata e il pomodoro avvenne nella Napoli dell'Ottocento, è qui infatti che nacque la pizza come noi la intendiamo, il nostro prodotto nazionale.

Il pomodoro, un super-alimento.

Fino all'avvento delle tradizionali pizzerie, la pizza era venduta per le strade di Napoli, condita con aglio, olio crudo e acciughe, da ambulanti che giravano con un piccolo fornello a legna per tenerla al caldo. 

Da dove vengono le bufale? Come si fabbrica la mozzarella?

L'unica pizza che abbia un certificato di nascita ufficiale e documentato è la Margherita, originaria di Napoli ovviamente. Nell'estate del 1889, il re d'Italia Umberto I di Savoia e sua moglie, la regina Margherita, si trovano in vacanza nella residenza estiva di Capodimonte e una sera, su espresso desiderio della regina che voleva gustare una pizza, venne chiamato a corte il migliore pizzaiolo della città, Raffaele Esposito. 

Questi preparò tre pizze: una con olio, una con bianchetti e una tricolore, con mozzarella pomodoro e basilico. La più apprezzata fu quest'ultima, dai colori della bandiera italiana, che venne battezzata Pizza Margherita. Essa è simile alla regina che le diede il nome, semplice, discreta, delicata, ma in grado di affascinare sia il popolo, sia i poeti, sia gli scrittori.

Oggi la pizza ha conquistato il mondo; tuttavia, la vera napoletana è descritta sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea (14 febbraio 2008) con questi ingredienti che fedelmente e scrupolosamente elenchiamo.

Pomodori pelati, mozzarella di bufala dop, olio extravergine di oliva, origano.

Dal febbraio 2010 la pizza napoletana è ufficialmente riconosciuta come specialità tradizionale garantita dalla Comunità Europea.