San Valentino, ecco perché il 14 febbraio è la festa degli innamorati.

08/02/2021

San Valentino, la festa degli innamorati, è ormai indiscutibilmente sinonimo di cioccolatini, fiori, cene a lume di candela e serate romantiche. Una tradizione ormai consolidata, che coinvolge ogni 14 febbraio milioni di persone in tutto il mondo. Ma perché San Valentino è la festa degli innamorati? Le origini di questa festa sono molto antiche e risalgono addirittura all'antica Roma. Intorno alla metà di febbraio, infatti, venivano celebrati i Lupercalia, una festività pagana legata alla rinascita e alla purificazione.

In particolare il clou della festa si aveva quando le matrone romane si offrivano, spontaneamente e per strada, alle frustate di un gruppo di giovani nudi, devoti al selvatico Fauno Luperco. Anche le donne in dolce attesa si sottoponevano volentieri al rituale, convinte che avrebbe fatto bene alla nascita del bambino.

In fondo, ad alleviare il dolore bastava lo spettacolo offerto dai corpi di quei baldi giovani, che si facevano strada completamente nudi o, al massimo, con un gonnellino di pelle stretto intorno ai fianchi.

Nel 496 papa Gelasio I istituì per il 14 febbraio la festa di San Valentino - santo e martire cristiano Valentino di Terni - con il preciso intento di sostituire i Lupercalia, festività non cristiana e dai costumi particolarmente "immorali" per l'epoca. San Valentino diventò così la nuova festa dell'amore, "purificata" da tutti quei contenuti sessualmente espliciti della precedente festività romana. Nonostante la figura del santo di Terni sia tradizionalmente associata all'amore romantico, è probabilmente molto successiva la nascita della festa degli innamorati così come la conosciamo oggi.

A chi importa della pandemia? Questo si, che é un bacio pericoloso.
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 Ma la grande popolarità odierna di San Valentino è senza dubbio merito della cultura anglosassone, che ha contribuito a diffondere nel mondo il mito della festa degli innamorati. Tracce di «valentine», bigliettini d'amore, si possono trovare già a partire dai primi anni del II millennio. Oggi quei bigliettini sono diventati mazzi di rose e scatole di cioccolatini.

La Fabbrica Perugina, vende cinque milioni di "Baci" nella settimana di San Valentino.
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Chi era San Valentino?

Esistono però molti Santi di nome Valentino, e, a parte il fatto che tutti furono martiri, non si sa molto di loro. Due sono i più noti.

Il primo, nato a Interamna (oggi Terni) nel 176, proteggeva gli innamorati, li guidava verso il matrimonio e li incoraggiava a mettere al mondo dei figli. La letteratura religiosa (e non storica) descrive il santo come guaritore degli epilettici e difensore delle storie d'amore. Specie quando queste sono infelici: si racconta, per esempio, che abbia messo pace tra due fidanzati che litigavano, offrendo loro una rosa.


Il secondo, invece sarebbe morto a Roma il 14 febbraio del 274, decapitato. Per alcune fonti sarebbe lo stesso vescovo di Terni. Per altri - tesi più plausibile - sarebbe un altro martire cristiano. Per altri ancora, non sarebbe mai esistito.

Speciale TG2 San Valentino

Ad ogni modo, si racconta che Valentino sarebbe stato giustiziato perché aveva celebrato il matrimonio tra la cristiana Serapia e il legionario romano Sabino, che invece era pagano. La cerimonia avvenne in fretta, perché la giovane era malata. E i due sposi morirono, insieme, proprio mentre Valentino li benediceva. A chiudere il cerchio della tragedia sarebbe poi intervenuto il martirio del celebrante. 

Luciana Littizzetto spiega San Valentino.