La Repubblica di San Marino.

16/01/2022

San Marino ha un'estensione territoriale di 61 km2 circa: è, infatti, il terzo Stato più piccolo d'Europa. È anche uno dei meno popolosi Stati membri del Consiglio d'Europa e della Nazioni Unite. Il suo territorio ha la forma di un quadrilatero irregolare ed è prevalentemente collinare ad accezione del Monte Titano (750 m.s.l. mare). La bandiera di San Marino fu adottata il 6 aprile del 1864: composta da due bande orizzontali di uguali dimensioni, quella sopra bianca (simbolo di libertà) e quella sotto azzurra (simbolo del cielo).  Al centro è presente lo stemma nazionale.

Palazzo pubblico di San Marino.

La bandiera della Repubblica di San Marino.

Dal 2008 il centro storico di San Marino e il Monte Titano sono stati inseriti dall'UNESCO tra i patrimonio dell'umanità in quanto "testimonianza della continuità di una repubblica libera fin dal 13° secolo".

La Repubblica di San Marino è la più antica Repubblica del mondo e rappresenta una testimonianza eccezionale dell'istituzione di una democrazia rappresentativa fondata sull'autonomia civica e l'autogoverno. Un modello di democrazia unico in Europa, per cui l'Unesco l'ha dichiarata Patrimonio dell'Umanità. 

Walking Tour per le vie della cittá.

Il suo territorio, di appena 61 chilometri quadrati, è suddiviso in nove distretti amministrativi detti "Castelli". La Capitale, San Marino, si trova sulla cima del monte Titano, che svetta con i suoi 750 metri sul livello del mare, distinguendosi come primo testimone dell'Appennino Centrale, col suo profilo a tre punte ben visibile già ad ampie distanze. L'area era abitata fin dalla preistoria, sono stati ritrovati infatti reperti risalenti al neolitico, all'età del bronzo e alla cultura villanoviana.

Le monete di Euro, sono diverse da quelle del territorio italiano.

La leggenda narra che la fondazione di San Marino è avvenuta nel 301 d.C quando un tagliapietre di origine dalmata, Marino, si rifugiò sul Monte Titano per sfuggire alle persecuzioni contro i cristiani da parte dell'imperatore Diocleziano. Qui Marino fondò una comunità a cui lasciò un'eredità ideale: "Relinquo vos liberos ab utroque homine" ("Vi lascio liberi dall'uno e dall'altro uomo" ovvero, dall'imperatore e dal Papa). La proprietaria della zona, una ricca donna di Rimini, donò il territorio del Monte Titano alla piccola comunità che lo chiamò, in memoria del fondatore, Terra di San Marino. Mentre l'autorità dell'Impero si andava attenuando e quando ancora quella del Papa non si era radicata, si affermò qui, come in altre città, la volontà dei cittadini di darsi un'autonoma forma di governo: a partire dall'anno 1000 a San Marino l'autogoverno venne affidato ad un'Assemblea di capi-famiglia (Arengo) che deteneva tutti i poteri. Nel due secoli successivi la crescita della comunità rese però ingestibile questo organo decisionale e vennero create delle assemblee politiche. Nel 1243 si nominarono i primi due Consoli, cioè i Capitani Reggenti che ancora oggi si avvicendano semestralmente al potere. Le prime leggi risalgono al 1263. Lo Stato della Chiesa, ad opera di Papa Nicola IV, riconobbe la Repubblica di San Marino nel 1291. Nel 1351 dopo che il Vescovo di San Leo e del Montefeltro lo ebbe affrancato dai vincoli feudali San Marino divenne un libero comune.

La cittá medievale sorge sul monte Titano.

All'inizio del 1400 venne creato il Consiglio Grande e Generale che assorbì progressivamente le prerogative dell'Arengo che non venne più convocato a partire dal 1571. Il territorio rimase limitato al Monte titanio fino al 1463. Due volte la Repubblica di San Marino fu occupata militarmente, ma solo per pochi mesi: nel 1503 da Cesare Borgia che occupò la Repubblica per 10 mesi fino alla morte del padre Papa Alessandro VI; nel 1739 dal Cardinale Alberoni fallito grazie all'intervento delle potenze dell'epoca, ai disordini e alle proteste civili.

L'8 ottobre del 1600 è stata promulgata la prima Costituzione scritta, le "Leges Statutae Sancti Marini" alla base del diritto Sanmmarinese assieme alla legge elettorale degli anni '30. La nazione fu riconosciuta dalla Francia di Napoleone nel 1797 e da altri paesi europei durante il Congresso di Vienna nel 1815. Napoleone provò simpatia per questo piccolo stato indipendente e gli offrì "lo sbocco al mare" che fu saggiamente rifiutato; ciò permise alla Repubblica di non diventare alleato della Francia nel congresso di Vienna. Durante il Risorgimento San Marino costituì un rifugio per molti personaggi che presero parte alle vicende che condussero all'Unità d'Italia. San Marino ebbe un ruolo fondamentale per Garibaldi: egli trovò rifugio sul Monte Titanio nel 1849, quando, per raggiungere Venezia, si ritrovò circondato da quattro eserciti a Macerata Feltria. Garibaldi oltrepassò i confini di San Marino e presentò personalmente la domanda di asilo; gli fu concessa un cambio della garanzia che San Marino restasse indipendente e al sicuro da scontri armati.

I sanmarinesi si sentono italiani? Domande a San Marino.

Con l'Unità d'Italia vennero a meno i pericoli d'invasione da parte di stati stranieri: con l'Italia fu stilato nel 1862 un trattato di amicizia che garantisce l'indipendenza della Repubblica, il buon vicinato e favorisce le relazioni commerciali. A partire dalla seconda metà dell'800 vennero promulgate diverse riforme che modernizzarono lo Stato: la creazione del catasto (1858), l'apertura di un nuovo ospedale (1865), l'esclusione della pena di morte (1865), la fondazione della Società Mutuo Soccorso in aiuto della classe operaria (1876) e il potenziamento dell'istruzione (1880).

Negli anni trenta vennero avviati lavori pubblici e nuove iniziative industriali e commerciali, venne attivato il collegamento ferroviario con Rimini e si avviò il settore turistico. Questa politica economica permise un miglioramento del benessere della popolazione e avviò la trasformazione della società.

Dal 1988 San Marino è membro del Consiglio d'Europa; nel 1992 aderisce all'ONU; nel 2002 firma un accordo con l'organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. Una definizione cara ai Sammarinesi è quella data dal Presidente americano Abramo Lincoln quando gli venne offerta la cittadinanza onoraria. In una lettera del 7 maggio 1861 scrisse ai Capitani Reggenti: "Benché il Vostro dominio sia piccolo nondimeno il Vostro Stato è uno dei più onorati di tutta la storia".